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In un contesto di crescita complessiva dell’economia italiana, il settore agricolo continua a registrare performance positive. Da una recente analisi fatta su dati Istat, è emerso che l’agricoltura è il settore che fa segnare il maggior aumento delle ore lavorate, con un incremento record del 3,7% che è il triplo di quello fatto registrare nei servizi (+1,2%) e il 54% in più di quello dell’industria (+2,4%). Si tratta della conferma della dinamicità del settore nonostante le difficoltà che si continuano a vivere in un anno segnato dal calo dei compensi riconosciuti agli agricoltori, finiti in molti casi al di sotto dei costi di produzione, mentre il maltempo e l’andamento climatico anomalo hanno provocato gravissimi danni nei campi.
Su una stagione già difficile per il caldo e la siccità, vanno poi segnalate le difficoltà determinate in agricoltura dall’abrogazione dei voucher: a causa degli inammissibili ritardi burocratici nello sviluppo della procedura informatica dell’Inps, le imprese agricole non hanno avuto l’accesso agli strumenti che hanno sostituito il sistema dei buoni lavoro. In questo modo si rischia di perdere opportunità occupazionali e si compromette l’intero percorso di emersione intrapreso dal 2008 ad oggi.
In questa prospettiva aumenta anche il numero dei giovani occupati agricoli, rappresentando la parte più dinamica dell’agricoltura italiana e contribuendo allo sviluppo dell’economia del nostro Paese. Anche tra i banchi dei mercati di Campagna Amica, troviamo molti giovani che hanno fatto della propria passione per il cibo buono, locale e garantito, una scelta di vita per il futuro.