LE RICETTE DEI NOSTRI CUOCHI CONTADINI
09.05.2017
Questa verdura tipicamente primaverile è ricca di proprietà depurative. Deve il suo nome al sapore tendenzialmente acre?
??Tra le specialità ortofrutticole di stagione, sui banchi dei mercati di campagna amica fanno capolino gli agretti o barbe di frate, una prelibatezza tipicamente primaverile, disponibile soltanto per pochi mesi all’anno. Diffusi in ogni parte della nostra Penisola, hanno in ogni regione un secondo nome, spesso legato ai dialetti locali. Le loro foglie filiformi color verde brillante ricordano l’aspetto dell’erba cipollina, ma le caratteristiche organolettiche sono completamente differenti: hanno un sapore lievemente acre e una consistenza più corposa e succulenta.
Proprietà e benefici
La Salsola Soda – questo il nome botanico degli agretti – è ricchissima di potassio, caroteni, vitamina B3, vitamina C e calcio, che le conferiscono proprietà spiccatamente depurative. Gli agretti infatti facilitano l’eliminazione delle scorie e aiutano a ridurre i livelli di colesterolo nel sangue. Poveri di calorie – appena 17 per 100 gr – hanno inoltre azione tonificante e rinfrescante.
In cucina
Gli agretti trovano largo impiego in cucina e vengono consumati lessi oppure al vapore. Ottimi come contorno, conditi semplicemente con olio evo e limone, sono un ingrediente perfetto per frittate o primi piatti: basterà saltare gli agretti insieme a pomodori secchi e olive per realizzare un’inedita versione degli spaghetti alla chitarra.
Se prevedete un picnic fuori porta, potete utilizzare gli agretti per preparare una crostata salata: vi occorrono della pasta frolla – con cui foderare una tortiera – e del formaggio fresco, da amalgamare insieme due uova, formaggio grattugiato e pepe; aggiungete al composto gli agretti (precedentemente bolliti insieme ad alcune scorzette di limone) e versatelo sulla base di frolla. Decorate con i ritagli di pasta avanzati e infornate la crostata per circa mezz’ora a 180°.
Curiosità
Le ceneri degli agretti, ricche di carbonato di sodio e potassio, venivano utilizzate per produrre artigianalmente il vetro, ma anche il sapone e altri prodotti a base di soda. A Venezia venivano coltivati in Laguna per fornire la materia prima alle vetrerie della città.