L’educazione ambientale è uno strumento importante per educare e informare le nuove generazioni a una maggiore responsabilità sul buon governo del territorio. È fondamentale infatti acquisire fin da giovani la consapevolezza di vivere su un pianeta che, contraddistinto da enormi disuguaglianze nell’accesso alle risorse, si scopre ogni giorno più esposto alle conseguenze dei cambiamenti climatici, che mettono sempre di più a rischio territori e cittadini.
Con la firma del protocollo d’intesa sull’educazione ambientale nelle scuole nel novembre 2016, la collaborazione tra il Ministero dell’Ambiente e il Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca è stata rafforzata dal P.O.N. per la Scuola 2014-2020. Il Programma Operativo Nazionale del M.I.U.R. vuole infatti mettere al centro della sua mission l’educazione dei “nostri cittadini di domani” attraverso una innovativa proposta educativa che sia in grado di creare cultura e nuove professionalità. Tra le tematiche contenute nell’avviso pubblico del 23 marzo 2017 sul potenziamento delle “competenze di cittadinanza globale”, il M.I.U.R. ha quindi previsto l’introduzione nell’offerta formativa scolastica di principi di educazione ambientale per non lasciare questo tema alla sensibilità dei singoli insegnanti, ma inserendolo nel contesto di una progettualità più ampia.
Non può infatti mancare nello “zaino” culturale di ogni alunno la conoscenza verso la crescente interconnessione tra dinamiche ambientali, sociali (diritti, pace, salute, diversità) ed economiche (consumi, povertà, crescita, progresso) anche attraverso l’elaborazione del concetto di educazione allo sviluppo sostenibile. Tra i banchi di scuola, dalla primaria fino alla secondaria di secondo grado, si potrà:
– parlare di tutela del territorio e delle acque, di cambiamenti climatici, di biodiversità in ambito locale e a livello globale;
– capire il ciclo e la gestione integrata dei rifiuti, realizzare pratiche virtuose di riduzione degli sprechi (idrico ed energetico), di riciclo dei materiali e di raccolta differenziata;
– affrontare la questione dell’inquinamento e della mobilità sostenibile nelle città e su come migliorare la qualità della vita di chi le abita;
– apprendere le questioni legate alla gestione delle risorse e alle fonti energetiche rinnovabili;
– adottare, gestire e curare aree verdi, parchi, spazi urbani locali;
– conoscere le peculiarità naturali del proprio territorio e le relative problematiche locali (consumo di suolo, dissesto idrogeologico, ecomafie, ecc.);
– comprendere le possibilità dell’economia green, dei green jobs, del turismo e dell’agricoltura sostenibile;
– approfondire la conoscenza e lo studio degli accordi internazionali contro il cambiamento climatico e degli impegni nazionali ed europei.
INIPA, l’ente di formazione della Coldiretti, informa che le scuole interessate a presentare una richiesta di finanziamento nel quadro dei progetti finanziabili dall’Avviso pubblico “Competenze di Cittadinanza Globale”, possono farlo attraverso il portale dedicato entro la nuova scadenza prorogata fino al 5 giugno 2017.