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La Vitamina D è essenziale per il benessere del nostro organismo, grazie alla sua azione protettiva a livello osseo. Questa vitamina liposolubile ha infatti un ruolo importantissimo nella regolazione dell’assorbimento del calcio e del fosforo durante le fasi di crescita, ma anche quando lo scheletro è perfettamente formato continua a svolgere un’azione "conservativa". È sintetizzata quotidianamente attraverso la pelle grazie all’esposizione solare, ma è importante integrarla anche attraverso l’alimentazione, soprattutto se si è meno esposti al sole per questioni geografiche o per abitudini di vita.
Quali sono dunque gli
alimenti più utili per coprire il fabbisogno di vitamina D? Dal
pesce alle uova, ecco cosa portare in tavola per integrare questo prezioso elemento.
Pesce
Il pesce costituisce una delle fonti più ricche di vitamina D. In particolare pesce spada e acciughe ne contengono entrambi 11microgrammi per 100 grammi di parte edibile. Anche l’anguilla ne apporta buone quantità, insieme al dentice, allo sgombro e alla sogliola.
Uova
Oltre a essere fonte di proteine, le
uova sono ricche di vitamine e
minerali e apportano anche discrete quantità di vitamina D, che si trova soprattutto nel
tuorlo. Un uovo medio ne può contenere fino a 5 microgrammi.
Latte
Il
latte vaccino contiene, in generale, concentrazioni modeste di vitamina D. Anche alcuni derivati come il
burro e
formaggi grassi – da consumare con parsimonia – consentono all’organismo un corretto apporto di questo elemento.
Funghi
A differenza della maggior parte delle verdure, i
funghi contengono buone quantità di vitamina D. 100 grammi di
funghi porcini ne forniscono 3 microgrammi.
Fegato
Il fegato (ma anche la carne, più in generale) è in grado di fornire dosi significative di vitamina D, presenti sotto forma di 2,5-idrossicolicalciferolo, un suo metabolita contraddistinto da un’elevata attività biologica. Inoltre, la componente proteica può migliorarne l’assorbimento, soprattutto nei soggetti che possono fruire di una scarsa esposizione solare.