L’olio extravergine di oliva di qualità si sta rivelando sempre più un importante alleato nella lotta contro i tumori. Nel caso del cancro al colon è stato studiato e accertato che esso è una delle principali fonti di polifenoli, un gruppo di sostanze chimiche con proprietà antiossidanti e potenziali benefici effetti sulla salute umana. Ma ovviamente non tutti gli oli sono uguali. Un comune olio extravergine di oliva può contenere dai 100 ai 250 mg di polifenoli, mentre è stato testato che quello extravergine, ma toscano Igp, ne contiene almeno 450 mg.
Proprio un polifenolo dell’olio di oliva (il dihydroxyphenil ethanol o Dpe), ha proprietà antiossidanti, antinfiammatorie e antitrombotiche, ma soprattutto contribuisce a inibire la progressione del cancro al colon e diventa un elemento importante nella prevenzione oncologica. Inoltre, è stato dimostrato che un’alimentazione di tipo mediterraneo svolge funzioni preventive contro altri tipi di tumori come quelli del seno, del tratto digestivo e quelli legati a cause ormonali.
Gli effetti benefici si ottengono con quantitativi pari a quelli che si usano nell’alimentazione: pari a circa 40 grammi al giorno, ovvero 2-4 cucchiai di extravergine, meglio se crudo. L’olio extravergine di oliva aumenta il colesterolo buono e abbassa quello cattivo; è ricco di antiossidanti; agevola l’assorbimento intestinale delle vitamine liposolubili e favorisce la digestione.
È un alimento prezioso per tutte età, soprattutto per i neonati di cui ne favorisce lo sviluppo armonico. La vitamina E, che combatte lo stress ossidativo delle cellule, si concentra nella ghiandola mammaria e da qui raggiunge l’organismo dei neonati attraverso la fase dell’allattamento.
A cura di Giorgio e Caterina Calabrese