16.01.2017
I mille usi di una materia prima versatile e a basso impatto ambientale: non solo tessuti, ma anche pasta, birra, saponi e vernici
Dai tessuti alla pasta, dalla birra ai cosmetici, dalla carta ai saponi, dai biscotti al pane ma anche detersivi, vernici o addirittura mattoni per la bioedilizia, in Italia è scoppiata la “canapamania” che ha favorito negli ultimi tre anni un aumento del 200% dei terreni coltivati a livello nazionale che oggi raggiungono quasi i tremila ettari dalla Puglia al Piemonte, dal Veneto alla Basilicata, ma anche in Lombardia, Friuli Venezia Giulia, Sicilia e Sardegna. È quanto emerge da uno studio della Coldiretti in occasione della storica entrata in vigore della legge numero 242 del 2 dicembre 2016 (Disposizioni per la promozione della coltivazione e della filiera agroindustriale della canapa) che supera le diffidenze del passato e sostiene il boom in atto in Italia. La ricerca della naturalità nell’abbigliamento, nell’alimentazione e in generale l’affermarsi di stili di vita più “green” ha favorito la diffusione della canapa che è particolarmente versatile negli impieghi, ha un basso impatto ambientale, contribuisce alla riduzione del consumo dei suoli e della desertificazione e alla perdita di biodiversità.