LE RICETTE DEI NOSTRI CUOCHI CONTADINI
27.10.2016
Non solo vitamina C, ma anche calcio, potassio, magnesio, fosforo e sodio. Tutto racchiuso in un frutto piccolo ma delizioso
Il mese di ottobre inaugura ufficialmente la stagione degli agrumi, profumando la nostra tavola con le loro note inconfondibili. Tra questi spiccano i mandarini, più piccoli e dolci rispetto alle arance, caratterizzati da una buccia sottile che cela spicchi succosi. Le varietà esistenti sono molteplici, così come gli ibridi ricavati dall’incrocio della sua pianta – il Citrus nobilis – con altri alberi da frutto, come la clementina o il mapo.
Proprietà e benefici
Come tutti gli agrumi, il mandarino costituisce una buona fonte di vitamina C (26,7 mg per 100 gr) e minerali, quali calcio, potassio, magnesio, fosforo e sodio. Per questa ragione è particolarmente indicato nei mesi invernali per tenere lontani raffreddori e disturbi tipici del periodo, contribuendo inoltre a proteggere mucose e capillari. La presenza di bromo gli conferisce un’azione sedativa sul sistema nervoso, mentre le fibre svolgono un’attività benefica a livello dell’intestino.
In cucina
Buonissimo se consumato fresco, sbucciato e diviso in spicchi, il mandarino è ottimo accostato ad altra frutta per preparare ricche macedonie, ma può regalare un tocco fresco a insalate, contorni e altri piatti. Per gustare in modo insolito il sapore aromatico di questo frutto, potete optare per un risotto, aggiungendone il succo dopo la fase di tostatura dei chicchi, allungandolo poi con brodo vegetale. Dopo aver aggiustato di sale e pepe e mantecato il tutto con burro e parmigiano, vi consigliamo di guarnirlo con alcune bucce tagliate a striscioline e sbollentate in acqua per pochi minuti.
Per dare un tocco esotico a secondi di carne o pesce, provate invece a realizzarne una salsina: riducete i mandarini a tocchetti e stufateli con burro, scalogno, qualche fettina di zenzero fresco e il succo di mezzo limone. Salate, pepate e cuocete per un quarto d’ora a fiamma bassa.
Usi alternativi
Del mandarino non si butta via niente: la sua buccia, ricca di limonene viene utilizzata per la produzione di liquori, sciroppi e profumi. In infusione con qualche foglia d’alloro, costituisce un buon rimedio per favorire la digestione e la motilità intestinale.
L’olio essenziale di mandarino aiuta il corpo a purificarsi e ad allentare le tensioni, costituendo inoltre un ottimo antisettico. In aromaterapia è utilizzato al fine di favorire uno stato di benessere allontanando lo stress.
Con la polpa del frutto è possibile realizzare maschere antietà per la pelle del viso e del collo.
Curiosità
Il mandarino trae il suo nome dall’appellativo con cui gli stranieri usavano designare i funzionari civili e militari dell’Impero cinese, i “mandarini”, appunto.