31.07.2016

People4Soil, arriva la petizione contro il consumo di suolo

La "task force" italiana - composta da Acli, Coldiretti, Fai, Inu, Legambiente, Lipu, Slow Food, Wwf e decine di associazioni - chiede nuove regole all'Europa

               
Per salvare i suoli d’Europa è stata registrata dalla Commissione Ue l’Iniziativa dei cittadini europei (Eci) People4Soil, che da settembre è stata lanciata come grande petizione popolare. Occorrono le firme di un milione di cittadini europei affinché la Eci abbia successo, imponendo alle istituzioni comunitarie di affrontare la scrittura e la discussione di una direttiva sui suoli. Il suolo è il bene comune imprescindibile per lo sviluppo del progetto europeo, la sua tutela deve essere una responsabilità comune di cui le istituzioni comunitarie devono farsi garanti. È questa l’istanza popolare di cui si fanno carico le tante associazioni che hanno aderito al network di People4Soil (www.people4soil.eu).
La richiesta dei cittadini alle istituzioni comunitarie è quella di far tornare l’Europa protagonista nella tutela dell’ambiente, del territorio e dei beni comuni che costituiscono patrimonio naturale e base del benessere per tutti gli abitanti del continente.
Firmando la Eci, i cittadini rivendicano la tutela della risorsa naturale più strategica d’Europa, poiché garantisce sicurezza alimentare, tutela la biodiversità e contrasta il cambiamento climatico. In quattro punti, la petizione proclama la natura di bene comune dei suoli, per i servizi che il terreno fertile assicura al benessere dei cittadini e al loro ambiente di vita; rivendica la necessità di un quadro legale comunitario per la prevenzione delle minacce che incombono sui suoli e sulla loro fertilità (erosione, impermeabilizzazione, perdita di humus e contaminazione); richiama gli obblighi internazionali assunti, sia nell’ambito del programma delle Nazioni Unite sugli obiettivi di sviluppo sostenibile, che nel rispetto degli accordi globali sul clima.
Il network People4Soil raggruppa organizzazioni di varia natura in tutti i Paesi europei: ci sono società scientifiche, cartelli e associazioni ambientaliste, reti contadine, organizzazioni di produttori agricoli e di distribuzione di prodotti biologici. È in Italia il network più ampio: nel nostro Paese si è inoltre costituita una task force per il suolo, che vede il ruolo propulsivo di importanti organizzazioni (Acli, Coldiretti, Fai, Inu, Legambiente, Lipu, Slow Food, Wwf) già attive nell’azione di proposta e di sostegno a norme efficaci contro il consumo di suolo. La task force italiana sarà protagonista nella mobilitazione per la direttiva europea: “la Ue è stata per decenni un faro nelle politiche ambientali, in materia di inquinamento dell’acqua e dell’aria, di tutela della biodiversità, di lotta al cambiamento climatico, di rifiuti e gestione del rischio industriale. 500 milioni di cittadini oggi vivono in un ambiente più sano grazie anche alle politiche europee. Noi come cittadini europei chiediamo alle nostre istituzioni di riappropriarsi di questo ruolo, affrontando il capitolo più decisivo: tutelare i suoli, contrastandone la cementificazione, il degrado e la contaminazione. L’Europa non è una bandiera, ma un progetto: vogliamo essere cittadini di una Unione che si consolida a partire dalla tutela del bene comune”.

Continuando con la navigazione in questo sito, accordi l'utilizzo dei nostri cookie. Approfondisci

COOKIE POLICY

I cookie sono piccoli file di testo che i siti visitati inviano al terminale dell'utente, dove vengono memorizzati, per poi essere ritrasmessi agli stessi siti alla visita successiva.
Il Sito utilizza cookie tecnici, sia propri che di terze parti. Tali cookie, essendo di natura tecnica, non richiedono il preventivo consenso dell’Utente per essere installati ed utilizzati.
Il Sito utilizza, inoltre, cookie di profilazione di terze parti. Con riguardo a tali cookie, il consenso dell’Utente si assume prestato ogniqualvolta l’utente faccia click sul tasto “Accetto”, presente all’interno del banner che appare nella homepage. L’Utente può, in ogni caso, revocare in un secondo momento il proprio consenso all’installazione di tali cookie.

In particolare, i cookie utilizzati nel Sito sono riconducibili alle seguenti sottocategorie:
- cookie di navigazione o di sessione, che garantiscono la normale navigazione e fruizione del Sito. Non essendo memorizzati sul computer dell’utente, svaniscono con la chiusura del browser;
- cookie analitici, con cui sono raccolte e analizzate informazioni statistiche sul numero degli utenti e sulle visite al Sito;
- social widgets e plugin: alcuni widgets e plugin messi a disposizione dai social network possono utilizzare propri cookies per facilitare l’interazione con il sito di riferimento;
- cookie di profilazione, che sono utilizzati per raccogliere informazioni sulle preferenze e abitudini espresse dall’utente durante la propria navigazione e quindi rendere le inserzioni pubblicitarie fornite dalle terze parti più coinvolgenti e mirate.

Di seguito sono elencati i cookie di terze parti installati sul Sito. Per ciascuno di essi è riportato il link alla relativa informativa sul trattamento dei dati personali effettuato e sulle modalità per l’eventuale disattivazione dei cookie utilizzati. In merito ai cookie di terze parti, il Titolare ha unicamente l'obbligo di inserire nella presente policy il link al sito della terza parte. È a carico di tale soggetto, invece, l'obbligo dell'informativa e dell'indicazione delle modalità per l'eventuale consenso e/o disattivazione dei cookie.
- Google Analytics: Informativa | Opt Out

I cookie possono essere disabilitati dall’utente modificando le impostazioni del browser sulla base delle istruzioni rese disponibili dai relativi fornitori ai link elencati di seguito.

- Internet Explorer
- Mozilla Firefox
- Google Chrome
- Apple Safari
- Opera

Chiudi