Originaria dell’Asia, e importata in Italia nel ‘400, la melanzana è comunemente catalogata come verdura anche se, dal punto di vista botanico, in è realtà un frutto. La tipologia più diffusa in Europa, quella che conosciamo anche noi, è allungata e ovale, dalla buccia viola scuro o chiaro, ma ne esistono di varie forme e colori.
Tra le varietà italiane ricordiamo la
Violetta lunga palermitana, dal frutto allungato e viola scuro, la
Tonda, zona Firenze, rotondeggiante, con polpa morbida e buccia violetto pallido, e la melanzana
rossa DOP di Rotonda, dalla forma ovale corta e il colore rosso-arancio, che la rende simile a un
pomodoro.
Grazie all’alto contenuto di acqua, è considerata un alimento dalle proprietà depurative per l’organismo, ma anche un buon rimineralizzante e ricostituente per la presenza di potassio e di altri minerali.
Al momento dell’acquisto, per verificarne la freschezza controllate che la buccia sia liscia e ben tesa, mentre il picciolo deve essere attaccato al frutto e verde.
La melanzana si può conservare in frigorifero per circa una settimana, ma è possibile anche congelarla dopo averla sbollentata in acqua e tagliata a fette.
Non provate a mangiarla cruda, perché contiene la solanina che può causare sintomi di tossicità ad alti dosaggi e può creare effetti collaterali spiacevoli, quali sonnolenza e irritazione della mucosa gastrica. Con la cottura la quantità di solanina si riduce e si annullano i suoi effetti negativi.
Per togliere alla melanzana quel tipico sapore un po’ amaro, bisogna trattarla con il sale prima della cottura. È sufficiente tagliarla a fette o a tocchetti, da tenere sotto sale per una decina di minuti. Successivamente va risciacquata con cura, è sarà pronta per i diversi utilizzi in cucina.
Tra le preparazioni più famose c’è senza ombra di dubbio la parmigiana a base di melanzane fritte e gratinate in forno, a cui tradizionalmente si aggiunge passata di pomodoro, basilico, aglio e formaggio.
Questo piatto tipico siciliano non è l’unico che vede la melanzana come protagonista: si va dalla pasta alla norma, con melanzane fritte, sugo di pomodoro e ricotta, alla caponata di melanzane, che prevede tra gli ingredienti pomodori, cipolle, sedani, capperi e olive, il tutto condito in salsa agrodolce.