Una marea gialla ha invaso Expo 2015 per la Giornata dell’agricoltura italiana che ha visto oltre 20mila agricoltori della Coldiretti arrivare a Milano tra bandiere, cappellini e tanta voglia di far sentire la propria voce. L’assemblea Nazionale fa registrare, dunque, il tutto esaurito, con l’annuncio dato dal palco allestito all’interno dell’esposizione universale del premier Matteo Renzi che “dal 1 gennaio 2016 non si pagheranno Imu e Irap agricole. Senza aggravi sui Comuni e i loro servizi”.
Tra i “big” sul palco anche il premier Renzi. Con il presidente Roberto Moncalvo a fare gli onori di casa insieme a Segretario Generale Enzo Gesmundo, tante le presenza istituzionali che non si sono voluti perdere la giornata dell’agricoltura. Tra i più acclamati il ministro delle Politiche Agricole e Forestali Maurizio Martina e quello dell’Ambiente Gian Luca Galletti, presente anche il commissario unico di Expo Giuseppe Sala, il sindaco di Milano Giuliano Pisapia e il Presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni.
Momento importante quando sul palco è salito E anche il presidente del Consiglio Matteo Renzi, anhe lui accolto dagli applausi e dallo sventolio delle bandiere gialle: “Gli agricoltori – ha urlato il premier dal palco – hanno iniziato prima dei governi a difendere l’orgoglio e la bellezza dell’Italia. Bisogna parlar bene dell’Italia, o all’estero non vinceremo mai una battaglia”. Poi la bella notizia, dopo che Moncalvo lo incalzava sulle questioni fiscali: “Con gli agricoltori – ha annunciato Renzi – siamo passati dal mugugno alla proposta. E allora il governo risponde. Il prossimo anno non si pagheranno né Imu né Irap agricole. Abbiamo trovato le coperture ieri sera con Padoan”.
I numeri di un successo. Tanti i dati che fanno pensare come l’agricoltura italiana stia procedendo sulla strada giusta: 1,6 milioni di aziende, 250 miliardi di fatturato ogni anno, il 15 per cento del Pil nazionale. E poi i 272 prodotti Dop e Igp, e le 4.886 specialità regionali da tutelare. Record anche per le esportazioni che sono cresciute del 10% nei primi due mesi di Expo e in proiezione dovrebbero arrivare a oltre 36 miliardi di euro a fine anno.
Moncalvo, nonostante l’aria di festa, ha voluto ricordare anche la mobilitazioni del Brennero di pochi giorni fa: “È una mobilitazione che continua – ha detto – contro fiumi di prodotti che non dovrebbero entrare e invece arrivano. Andremo avanti su questo fronte e nel sostenere una filiera trasparente, con etichette più rigide”.
Il patto salva formaggio. Contro il diktat europeo che vorrebbe il via libera all’utilizzo delle polveri il Presidente del Consiglio Matteo Renzi “adotta” i formaggi italiani. Il Premier italiano ha simbolicamente adottato le specialità casearie tricolori, portate sul palco da due giovanissime allevatrici. Un gesto importante e significativo soprattutto in vista della scadenza del 29 settembre prossimo, termine entro il quale l’Italia dovrà rispondere alla lettera di diffida con la quale la Commissione europea ha imposto all’Italia di porre fine al divieto di detenzione e utilizzo di latte in polvere, latte concentrato e latte ricostituito per la fabbricazione di prodotti lattiero caseari previsto storicamente dalla legge nazionale.
Il messaggio del Presidente Mattarella. A Coldiretti è arrivato anche il messaggio del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che ha voluto mettere l’accento sul problema del caporalato: “È un’odiosa pratica di sfruttamento che colpisce le fasce più deboli: donne, giovani, stranieri. Una piaga che va eliminata con determinazione”.