Con un voto all’unanimità (161 Paesi tutti favorevoli), la vite ad alberello di uva Zibibbo che caratterizza l’isola di Pantelleria in Sicilia, entra nella Lista dei patrimoni culturali dell’Umanità. Un grande riconoscimento visto che, prima dell’Italia, nessuno è mai riuscito a iscrivere nella celebre lista una pratica agricola. Un riconoscimento che va alla terra e agli agricoltori, arrivato da una candidatura che risale al 2010.
Raccolta firme per l’iscrizione della pizza. E ora? Ora si lavora per l’iscrizione della “’arte della pizza napoletana” nella lista Unesco dei patrimoni immateriali dell’umanità, per tutelarne così l’identità e per fare definitivamente chiarezza sull’origine italiana degli ingredienti e sulle modalità di preparazione per garantire le condizioni igienico e sanitarie ottimali. Per questo nei mercati, negli agriturismi e nei punti Campagna Amica è in corso una
raccolta firme per l’iscrizione della pizza tra i patrimoni Unesco. Inoltre, Coldiretti collabora alla petizione lanciata sulla piattaforma Change.org insieme all’Associazione Pizzaiuoli Napoletani e alla fondazione UniVerde per garantire pizze realizzate a regola d’arte con prodotti genuini e provenienti esclusivamente dall’agricoltura italiana e combattere anche l’agropirateria internazionale.
I beni immateriali italiani patrimonio Unesco. La vite ad alberello è il sesto bene italiano di questo tipo. Gli altri cinque sono il Canto a tenore sardo (2008), l’Opera dei Pupi siciliani (2008), la Dieta mediterranea (2010), i Saperi e il saper fare liutario della tradizione cremonese (2012), le Celebrazioni delle grandi macchine a spalla (2013) e i Paesaggi vitivinicoli delle Langhe Roero e Monferrato nel giugno 2014.