Non sprecare. Sarà il leitmotiv di questi giorni. Dovrà accompagnarvi non solo in questo periodo della settimana europea per la riduzione dei rifiuti (
www.serr2014.it) che riguarderà gli sprechi di cibo, ma nella vostra quotidianità, anche quando l’attenzione su questo tema calerà inevitabilmente.
Quante volte avete riempito il vostro piatto per poi buttare gran parte di quello che non siete riusciti a mangiare? Oppure avete messo in frigo prodotti poi finiti dopo giorni ammuffiti e direttamente nel secchio? Bisogna cambiare certe abitudini sbagliate e in questo anche Campagna Amica può dire la sua lanciando l’iniziativa “Non fare lo sprecone, riduci i tuoi rifiuti”.
Non vuole essere né un opuscolo né la tavolozza delle leggi, ma dodici semplice regole d’oro per il consumatore che vuole stare attento alle dinamiche ambientali. Mettendo in pratica questi suggerimenti si consuma meno cibo e quindi denaro, si sprecano meno risorse e soprattutto si evitano tonnellate di rifiuti organici. Consideriamo che proprio questi ultimi, se gettati in discarica insieme a materiali plastici, vanno incontro a putrefazione e rilasciano enormi quantità di gas ad effetto serra oltre che maleodoranti. Perciò, accanto ai nostri consigli, si può anche porre in essere in primo luogo la raccolta differenziata ma meglio ancora il
compostaggio domestico, laddove proprio non si riesca ad evitare il rifiuto da cibo.
In Italia 108 kg di cibo procapite all’anno finiscono nel bidone della spazzatura, aumentando in modo drammatico il problema dello smaltimento dei rifiuti. Questa situazione è causata da una etichettatura complessa nel comunicare scadenze e perdita di qualità del prodotto (le diciture “consumarsi entro” e “consumarsi preferibilmente entro”), dalla incapacità del consumatore di pianificare in modo appropriato le proprie esigenze alimentari, dalla poca attenzione alla conservazione degli alimenti alla scarsa propensione a cucinare (anche piatti preparati con gli “scarti” del giorno prima) ed infine per la cattiva informazione e scarsa conoscenza del problema degli sprechi.
Ecco perché puntiamo sui visitatori dei nostri mercati per cambiare nel nostro piccolo il mondo “a suon di filiera corta e km zero”.
Dodici regole per non sprecare il cibo
1) Effettua acquisti ridotti e ripetuti nel tempo.
2) Scegli la frutta con il giusto grado di maturazione, non appassita, con aspetto turgido e non eccessivamente necrotizzata nei punti di taglio.
3) Verifica l’etichetta e scegli le produzioni e le varietà locali da acquistare direttamente dai produttori o nei mercati degli agricoltori a chilometri zero.
4) Scegli varietà di stagione, che hanno tempi di maturazione naturali.
5) Compatibilmente con le esigenze, cerca di prendere frutti interi (ad esempio in estate il cocomero) che si conservano più a lungo.
6) Fai la lista della spesa prima di recarti al punto vendita.
7) Fai la spesa poco prima di recarti a casa per evitare di far rovinare gli acquisti.
8) In estate con l’aria condizionata in macchina, riponi le buste della spesa sul sedile posteriore.
9) Mantieni separate le confezioni delle diverse varietà di frutta e verdura acquistate.
10) In casa, mantieni separata la frutta e la verdura che intendi consumare a breve, da quella che pensi di conservare più a lungo.
11) Poni la frutta e la verdura stesa sul contenitore per evitare ammaccature e sviluppo di marcescenze.
12) Cucina ricette antispreco.
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