31.10.2014
Per chi arriva a Palermo inizia un viaggio gustoso e ricco di storia
Per chi arriva a Palermo si apre un viaggio unico nella storia millenaria del mediterraneo. Adagiata tra il mare, il promontorio di Monte Pellegrino e gli agrumeti della Conca d’Oro, la città gode di un clima mite e un porto in posizione strategica. Nel corso dei secoli tante culture, civiltà, lingue e religioni si sono intrecciate tra i vicoli cittadini e ancora oggi tra le preziosità medievali, bizantine, arabe e normanne traspare un passato multietnico tutto da scoprire.
Il centro storico: un museo a cielo aperto
Una passeggiata a piedi nel centro storico di Palermo ci porterà ad ammirare chiese straordinarie, fortezze e corti reali, piazze e mercati popolari.
La nostra visita inizia dal Palazzo dei Normanni, noto anche come Palazzo Reale, un vero gioiello di arte bizantina e arabo-normanna che dal 2015 è stato dichiarato dall’UNESCO Patrimonio dell’umanità. Costruito intorno al X secolo dai re normanni, che lo scelsero come residenza, fu concepito come una fortezza, ma anche come dimora di eccezionale sontuosità e raffinatezza. Al suo interno la Cappella Palatina incanta il visitatore con i suoi mosaici bizantini, le decorazioni a intaglio e i dipinti realizzati secondo lo stile arabo, la pavimentazione in porfido di derivazione araba.
Proseguendo attraverso il parco di Villa Bonanno si arriva alla Cattedrale della città, felice espressione di molteplici stili integrati tra loro: arte greca, romana, araba, normanna, catalana e gotica. Al suo interno, nella stanza del tesoro, sono conservati monili di valore inestimabile come la tiara d’oro di Costanza di Sicilia e altri ornamenti reali.
Percorrendo Corso Vittorio Emanuele si arriva a Piazza Villena che i palermitani chiamano i Quattro Canti. La Piazza, di forma ottagonale, nasce all’incrocio tra le due strade principali di Palermo: Via Maqueda e Corso Vittorio Emanuele. I quattro cantoni raccontano la storia di Palermo: ai piedi delle quattro facciate ci sono altrettante fontane che rappresentano i corsi d’acqua che attraversavano la città (Papireto, Pannaria, Kemonia, Oreto). Risalendo con lo sguardo verso l’alto ci sono le allegorie delle quattro stagioni, simboleggiate da Eolo, Venere, Cerere e Bacco. Il livello successivo ospita le statue dei re spagnoli Carlo V, Filippo II, Filippo III e Filippo IV. Infine, prima dell’azzurro del cielo, ecco le quattro statue delle sante patrone della città: Agata, Ninfa, Oliva e Cristina.
Un viaggio tra arte, musica e teatro
Proseguendo a piedi lungo Via Maqueda si entra nella parte della città più legata alla tradizione teatrale. La tradizione popolare vede protagonisti i Pupi, le storiche marionette che grazie alla maestria di abili pupari, portano in scena le antiche gesta cavalleresche. La musica e la lirica trovano invece spazio al Teatro Massimo, inaugurato alla fine dell’800 e oggi il più grande teatro lirico d’Italia ed il terzo d’Europa. L’esterno si presenta proprio come un tempio: una scala monumentale introduce ad un pronao con sei grandi colonne corinzie e un frontone in stile classico greco-romano. AI lati, due piedistalli con leoni in bronzo cavalcati dalle allegorie della Tragedia e della Lirica rendono l’ingresso ancora più solenne. Il tour continua fino a raggiungere il Teatro Politeama Garibaldi, costruito nello stesso periodo del precedente, ma espressione di un’apertura verso il popolo a cui si voleva offrire una struttura teatrale che ospitasse rappresentazioni di vario genere. Importante esempio di architettura neoclassica, presenta un grande ingresso a forma di arco trionfale al cui apice svetta la Quadriga raffigurante il “Trionfo di Apollo ed Euterpe”.
Palermo a tavola
Con il suo mix di culture e popoli, è la città ideale dove gustare una gastronomia tra le più rinomate d’Italia e d’Europa.
Il cibo di strada, retaggio delle diverse dominazioni che si sono susseguite nel capoluogo, è una tradizione molto viva in città. Lo spuntino più popolare a Palermo è costituito da pane e panelle, un panino imbottito con una frittella di farina e ceci. Altrettanto rinomato è l’arancino che a Palermo si chiama arancina, è ripiena al ragù ed ha la tipica forma tondeggiante. Chi non ha problemi di calorie può provare il pane con la milza, un’ottima pagnotta con semi di sesamo farciti con milza e polmone bolliti e poi soffritti nello strutto a cui si può aggiungere una spolverata di caciocavallo. Dopo il salato non può mancare un assaggio dei dolci tipici siciliani: il cannolo con ricotta di pecora o la cassata, dolce a base di ricotta zuccherata, pan di spagna, frutta candida e pasta di mandorle. Gli agriturismi di Campagna Amica sono il luogo ideale per gustare comodamente i piatti tipici della zona anche godendo di bellissimi paesaggi naturali.
Per chi invece vuole fare una spesa a kmzero e portare a casa i gusti della città, non può mancare una visita ai mercati degli agricoltori di Campagna Amica dove si può trovare il Mandarino Tardivo di Ciaculli e vari prodotti a base di grani antichi locali come il grano Perciasacchi o il Nero delle Madonie.