di Giovanni Manfroni
"Due volte Campione d’Italia con la Benetton Treviso, due volte Campione di Francia con lo Stade Francais! Il Pil non basterebbe per fare tutto ciò che ho in testa!”. Bastano pochi caratteri twittati sul suo profilo ufficiale per far capire chi è Mauro Bergamasco. Sicuramente un vincente, uno sportivo ma anche un uomo che a stare fermo proprio non ci riesce: “Per me le giornate non finiscono mai. La mia vita è il rugby ma ci sono tanti altri interessi e molte idee che ogni giorno cerco di realizzare”.
Si racconta così Mauro, il guerriero dell’Italrugby che insieme al fratello Mirko ha contribuito alla popolarità di questo sport nel nostro Paese e che oggi, in forza alle Zebre (franchigia federale di Parma), ha deciso di trasmettere la sua grande passione ai ragazzi: “Organizzo ogni estate un camp (“Campus Rugby Mauro Bergamasco” al campeggio Union Lido di Cavallino) e ai giovani cerco di trasferire i valori di uno sport utili anche nella vita di tutti i giorni”. Valori che si intrecciano inevitabilmente con lo stile di vita, che non può prescindere da una sana alimentazione: “È fondamentale – spiega Bergamasco – proprio per questo con la Coldiretti Venezia abbiamo stretto una collaborazione per avere prodotti sani e garantiti, che è la cosa più importante soprattutto per i più piccoli”. Massima attenzione per quello che si mette in tavola e rispetto per la terra: “Conosco benissimo i mercati di Campagna Amica, mi piace comprarci i prodotti e sapere cosa mangio. Quando giocavo a Parigi avevo un piccolo spazio esterno dove coltivavo piante aromatiche da sfruttare in cucina. Avevo anche delle splendide rose a cui riservavo una cura particolare”. Non solo pane e palla ovale, dunque, “ho anche una grande passione per i vinili”. Ma il rugby scorre sempre e comunque nelle vene del flanker (terza linea ala) azzurro: “Quest’anno ho rinnovato con le Zebre – racconta – e sarà una stagione molto importante in vista della Coppa del Mondo del 2015 dove per esserci bisognerà dare tutto”. Suona già come una sfida, l’ennesima per il 35enne di Padova cresciuto con l’obbligo (sportivo) di non indietreggiare mai, nemmeno quando il campo dice che la battaglia è persa e le ferite bruciano: “Questo cerco di insegnare ai ragazzi, a non mollare mai”. Ma la parola magica, però, è di quelle che fanno brillare gli occhi: “Divertimento – dice sorridendo Bergamasco – questo è quello che gli ripeto ogni volta. La cosa fondamentale quando si gioca è divertirsi, altrimenti puoi anche essere forte ma non vai lontano”. E per lui è già iniziata una nuova stagione: “Ho imparato di nuovo a divertirmi”. Gli avversari sono avvisati.
Il Campus Mauro Bergamasco
Si tratta di un’iniziativa sportiva ed educativa, all’insegna del Rugby e dello Sport. Il Campus (
www.facebook.com/campusrugbymaurobergamasco) è finalizzato alla formazione tecnica e alla trasmissione dei valori del Rugby ai giovani, sportivi e non, fra i 10 e 15 anni (età critica dello sviluppo) attraverso la condivisione di molteplici esperienze sportive e sociali. Studiato per avvicinarsi in modo diverso a questo speciale sport, trascorrendo attivamente una settimana in un ambiente sano, grazie anche ai prodotti della Coldiretti Venezia, gioioso e divertente. Quest’anno il Campus si terrà al Camping Union Lido (
www.unionlido.com), immerso nel verde, nel litorale di Cavallino-Treporti VE. Per due settimane, dal 22 giugno al 5 luglio 2014, i giovani vivono una vacanza sana e divertente, con la possibilità di confrontarsi e interagire con coetanei provenienti da tutta italia e dall’estero. Grazie alla collaborazione con AIPD (Associazione Italiana Persone Down delle sezioni di Venezia, Treviso e Roma), il Campus si fa portavoce dei valori della solidarietà, della tolleranza e del fairplay, dentro e fuori dal campo.
Foto Marco Rossetto