Come si organizza un pic nic perfetto per stare bene e divertirsi? Dando per scontata la presenza del sole, unica cosa che purtroppo non possiamo portarci da casa, vediamo quali sono gli “ingredienti” necessari per rendere la giornata piacevole, con alcune accortezze anche dal punto di vista alimentare. Partiamo proprio dal cibo e da alcuni suggerimenti che saranno sicuramente utili.
La scelta degli alimenti
E’ meglio scegliere cibi che siano semplici e gustosi, piatti freddi come insalate di riso, di pasta, frittate, panini al prosciutto. Bene anche le insalate di verdure crude con formaggi o tonno o uova sode, sono facili da preparare e non necessitano di particolari tecniche di modalità di conservazione.
Per i piatti che necessitano della cottura, sarà sufficiente prepararli la sera prima, conservarli in frigorifero durante la notte e riporli in una borsa termica ben refrigerata per il trasporto, soprattutto nelle giornate particolarmente calde.
Se utilizziamo alimenti freschi come formaggi o prosciutti, una volta preparati i panini o le insalate fresche (tipo caprese), è importante impacchettarli (pellicole o contenitori con chiusure ermetiche) e, se possibile, evitare di sottoporli a temperature elevate. Altri alimenti tipici del pranzo all’aria aperta sono la verdura e la frutta, che andrebbero precedentemente lavate e conservate. La verdura è bene riporla in una borsa ben refrigerata e per la frutta il discorso vale per la macedonia perché senza la buccia protettiva, la polpa è più facilmente soggetta a contaminazioni e alterazioni.
Quali cibi evitare?
Si consiglia di evitare tutti quei piatti che richiedono modi e tempi di conservazione che rischiano di causare la crescita di batteri e di favorire intossicazioni alimentari come, ad esempio, panna, latte o uova (non quelle sode).
E’ bene non inserire nel pic nic carne e pesce crudo, perché sono facilmente intaccabili dai batteri. Da non dimenticare che con le giornate calde e l’attività fisica, è importante mantenere una buona idratazione bevendo acqua ma anche tè freddi e succhi naturali. Evitate di eccedere con le bevande alcoliche che tendono a favorire la disidratazione.
Cosa mettere nel cestino
Spesso ci si improvvisa troppo. Presi dalla voglia di mangiare all’aria aperta si esce di fretta dimenticandosi anche le cosi più banali. Ecco, anche in questo caso, qualche piccolo suggerimento. Per chi non ha ricevuto in regalo un bel cesto di vimini super attrezzato (con tanto di piatti in ceramica e posate d’acciaio!), è bene ricordarsi di prendere tovaglioli di carta, piatti, bicchieri e posate di plastica. Utile portarsi un coltellino multiuso, un tagliere di appoggio, sale, pepe, olio e tanta acqua. Non dimenticate le classiche coperte (una bella tovaglia per i professionisti…) e, se volete proprio esagerare, qualche cuscinone per creare un ambiente ancora più confortevole soprattutto per il dopo pasto in cui potrebbe diventare utile anche una protezione per il sole. Importante usare le borse termiche per tenere l’acqua ed eventuali bevande e poi, regola generale da rispettare sempre, portatevi le buste per buttare l’immondizia!
La curiosità
La voce inglese pic nic, dal termine composto piquenique, in francese abbina piquer (prendere, rubacchiare, spilluzzicare) all’arcaico nique (piccola cosa di poco valore). Inizialmente (XVII secolo), con questo termine ci si riferiva alla frugalità dell’evento: pochi e semplici cibi magari sottratti direttamente alla cucina al di fuori dei canonici pasti. L’Oxford English Dictionary registra l’apparizione, nella lingua inglese, del vocabolo Picnic nell’anno 1748, utilizzato da Lord Chesterfield Philip Stanhope (1694-1773).