Buono, nel senso più assoluto del termine, questo formaggio a pasta dura, realizzato con latte vaccino crudo parzialmente scremato, affonda le sue radici principalmente nell’Emilia Romagna, terra di sapori e profumi che nel tempo ci ha regalato una lunga tradizione di ricette prelibate. Il Parmigiano Reggiano vanta origini antichissime, alcuni accenni ce ne sono già nel Medioevo, e nobili, visto che anche Boccaccio ne scrive nel suo Decamerone.
Si tratta di un prodotto alimentare a Denominazione d’origine protetta (Dop): questo vuol dire che solo quella forma che raggiunge determinati standard che ne garantiscono la qualità (secondo la normativa europea), può fregiarsi del marchio Parmigiano-Reggiano.
Saporito e soprattutto nutriente, è sicuramente il più imitato al mondo ma mai eguagliato. Il suo utilizzo in cucina è davvero vastissimo e sono tante le ricette che lo includono come tocco-finale oppure come indiscusso protagonista del piatto.
Come antipasto sono deliziose le
crespelle di Parmigiano: semplici e velocissime da fare, diventano sfiziosità da gustare insieme a un analcolico. Per quanto riguarda i
primi piatti, oltre alla classica spolverata sugli spaghetti, o meglio sulle tagliatelle al ragù di carne o ai funghi porcini, il Parmigiano è l’ingrediente principale per la realizzazione dei famosi passatelli in brodo, piatto tipico della tradizione bolognese (specialmente nel periodo di
Pasqua). Ottimo sul
risotto questo formaggio, se fuso, è l’abbinamento ideale per un bel piatto di polenta, ma anche per esaltare il sapore di gustosissimi gnocchetti di zucca.
Carne, ma anche pesce. Il sapore delicato del Parmigiano si sposa con entrambi gli alimenti: perfetto in fonduta con filetto di manzo a cottura media, ma anche buono da assaggiare con calamari ripieni di verdure a la julienne. Come dessert bisogna pensare al classico dei classici, ovvero, una succulenta pera servita affettata e accompagnata da scaglie di Parmigiano insaporito dal superbo aceto balsamico di Modena.