Bella e
ammaliante come la sirena Parthenope, ironica, vivace, malinconica, ricca di sfumature e contraddizioni, Napoli è un vero e proprio
teatro di vita. Una città unica, dalla storia millenaria, meta apprezzata da letterati, artisti e buongustai di ogni parte del mondo.
Dedicare, quindi, anche solo due giorni alla scoperta di questo piccolo capolavoro di natura, arte e umanità, rappresenta senz’altro un’ottima scelta, qualora si abbia voglia di trascorrere un weekend davvero indimenticabile. Immergersi nella vita pulsante di questa città è, infatti, un’
esperienza travolgente, che conquista chi lo fa per la prima volta, e fa definitivamente innamorare chi decide di ritornarci, ogni volta sempre di più.
Sul piano enogastronomico, inoltre, Napoli è simbolo d’
italianità. Basti pensare alla famosa e osannata
pizza, o ancora agli
spaghetti al pomodoro, che hanno reso la cucina nostrana famosa in tutto il mondo.
Per cominciare quindi l’esplorazione di questa meravigliosa città, in tutti i suoi profumi e colori, è bene partire direttamente dal cuore, ovvero
Spaccanapoli. Arteria cittadina dalle origini antichissime, questa strada attraversa tutto il centro di Napoli, collegando i Quartieri Spagnoli al quartiere di Forcella.
Ai tempi dei
Romani doveva corrispondere all’antico decumano, la via principale della città. Il quartiere è ricco di monumenti e vicoli in cui addentrarsi e perdersi per respirare appieno l’atmosfera napoletana. D’obbligo è una visita al
Duomo, luogo di storia e tradizione, legato al tanto celebrato miracolo di San Gennaro. Al suo interno è infatti presente il
Museo del tesoro, che oltre a reliquie e vari oggetti preziosi, custodirebbe il busto del Santo e le ampolle contenenti il suo sangue. In zona è poi possibile visitare il
Monastero e la
Chiesa di Santa Chiara di Napoli, la
Cappella di San Severo, dove si ammira lo splendido “Cristo velato”, opera di Giuseppe Sanmartino. Incamminandosi verso il lungomare, invece, ci si imbatterà nella splendida
piazza del Plebiscito, dove si erge il
Palazzo reale, il monumento più conosciuto della città, un tempo sede dei più importanti sovrani del
Regno delle due Sicilie. Per ammirare l’immenso patrimonio artistico e archeologico di questa città, basterà invece far visita al
Museo Archeologico Nazionale, alla
Certosa di San Martino e, infine, al
Museo Nazionale e al
Parco di Capodimonte. Conoscere Napoli, però, vuol dire esplorare anche il lungomare di
Mergellina, o ancora gustare gli splendidi panorami di
Castel dell’Ovo.
Per assaporare invece la città dal punto di vista culinario basta recarsi nelle pizzerie, friggitorie, tavole calde disseminate ovunque, da Via Toledo a Spaccanapoli, da Santa Lucia a Mergellina. Una ricchezza di
sapori prevalentemente
semplici e
schietti, a cui si abbinano prodotti di prim’ordine, tradizionali e a denoninazione d’origine, come la rinomata
mozzarella di bufala o il
pomodorino del Piennolo, fra le specialità più antiche dell’agricoltura campana. La cucina napoletana, però, vanta anche una gastronomia più nobile e aristocratica. Basti pensare al sartù, sontuoso sformato di riso imbottito con polpette, salsicce, rigaglie di pollo, mozzarella, funghi e piselli, al timballo di maccheroni, o ancora a dolci come il babà, la pastiera e le sfogliatelle.
Si potrà passare poi ai locali d’epoca più famosi, dalla “Bersagliera” a “Ciro a Santa Brigida”, “Umberto” e il “Caffè Gambrinus”. Per gli amanti dei
prodotti tipici, inoltre, potrebbe essere interessante alternare il giro dei locali storici a quello dei
ristoranti e delle
fattorie di Campagna Amica, provando a spostarsi nella
provincia. Non solo ma, quanto allo
shopping a chilometro zero, forse nessun’altra città offre uno scenario altrettanto variegato ai
mercati del circuito. Si va dalla
Villa Comunale ai grattacieli del
Centro direzionale progettato da Kenzo Tange, dal pittoresco
Borgo degli Orefici alla prestigiosa
piazza Dante, passando in rassegna tutti i principali luoghi partenopei come il
Vomero,
Posillipo,
Fuorigrotta,
Bagnoli e
Portici.